Fujifilm Finepix X10 stile e qualità in una compatta d’eccellenza con un “ma”

Posted on gennaio 17, 2012

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Fujifilm ha da qualche mese presentato, sui dettami della X100, la Finepix X10, una compatta zoom (manuale) con sensore 2/3 e interessanti caratteristiche. A ragionevole distanza di qualche mese andiamo a cercare di capire se questa macchina ha trovato riscontro a ciò cui ambiva, ovvero l’inserimento nel ramo di compatte prosumer senza far rimpiangere mirrorless 4/3 ad ottica intercambiabile come potrebbero essere la Panasonic Lumix GX1, ma anzi allettando l’utente evoluto cui piace viaggiare leggero, con tutto ciò che serve in mano e senza mai rinunciare alla qualità dei risultati.

X10 si presenta in struttura in lega di magnesio con finitura nera e grip in similpelle, durevole e robusta con una grande sensazione di solidità ed efficenza al tatto, complici anche la ghiera dei tempi in metallo, la ghiera dell’esposizione (+2, -2) in metallo, l’anello dello zoom manuale sempre in metallo ed i tasti il cui feel è deciso e sicuro. Il flash è a scomparsa non necessitando dello spazio interno della sorella maggiore x100 per il viewfinder ibrido che qui troviamo in sola modalità ottica. Il mirino è molto luminoso (a prisma) e maggiormente grande rispetto a concorrenti più ingombranti come nikon p7100 e canon GX1; dotato di zoom 4x, segue parallelamente l’escursione dell’obiettivo. Purtroppo ben poche indicazioni sono presenti e per maggior dettaglio si dovrà sempre ricorrere al live view del monitor posteriore (2,8 pollici, 460.000 pixel) dotato comunque di livello elettronico, grafico dell’esposizione, distanza indicativa di messa a fuoco oltre naturalmente a tutta una serie di informazioni dettagliate sulle impostazioni di scatto.

L’obiettivo è probabilmente la parte più stupefacente della fujifilm X10: molto convincente (22 mm-112 mm, f/2.0-2.8) e ,nonostante il sensore 2/3 più grande delle compatte prosumer rivali ma minore rispetto ad un 4/3 o a un APS-C, si riesce ad ottenere un ottimo effetto bokeh. Vediamo di riassumere le caratteristiche dello zoom manuale:

  • 22 mm-112 mm
  • f/2.0-2.8
  • 7 lamelle del diaframma
  • 11 elementi suddivisiin 9 gruppi
  • 3 lenti asferiche
  • trattamento Fujinon super EBC (riduzione effetto ghost e flare)
  • 2 lenti ED a bassa dispersione per la riduzione delle aberrazioni cromatiche
  • nuovo meccanismo di stabilizzazione ottica OIS comprendente un gruppo di 5 lenti

Fujifilm in perfetta controtendenza ha deciso di limitare a 12 mpixel il sensore 2/3 EXR-CMOS retro illuminato (con filtro RGB non Bayer ma Fujifilm Super EXR) la cui diagonale è di 1,72 cm al contrario dei tradizionali 1/1,7 presenti in molte concorrenti (diagonale 1,52 cm). Se non ricordate come calcolare la dimensione dei sensori delle fotocamere, vi rimando alla veloce guida pratica realizzata in un articolo passato qui.

Grazie alla particolare matrice  proprietaria Fujifilm Super EXR puà lavorare in tre modalità:

  • 12 mpixel, risoluzione piena
  • 6 megapixel con priorità all’escursione dinamica (DR)
  • 6 megapixel con priorità alla riduzione di rumore (alti iso – SN)
Alla prova dei fatti l’array Fujifilm dimostra di funzionare eccome: le gamme dinamiche sono elevatissime anche quando paragonate alle 4/3; purtroppo la modalità con priorità alla riduzione di rumore ad iso elevati non è certo paragonabile ai risultati ottenibili sulla gamma dinamica. Fino a 3200 iso i risultati sono accettabili ma, rispetto alla concorrenza, migliorano decisamente a 1600 iso.
12 mPixel, Dinamic Range OFF

12 mPixel, Dinamic Range OFF

6 mPixel, Dinamic Range ON

6 mPixel, Dinamic Range ON

Ciò che permette la gestione delle modalità sopra citate alla X10 è il processore Fujifilm EXR che le consente fino a 7 fps in RAW a piena risoluzione (o 10 fps a 6mpixel), riconoscimento facciale, filmati in Full HD, simulazione delle pellicole storiche Povia, Velvia ed Astia. Si tratta di due Cpu riconfigurabili accoppiate al core VGA EXR. Sono riconosciuti 99 patterns preconfigurati. Il fatto che le 2 cpu siano riconfigurabili (ARM…?) fa ben sperare perché update firmware futuri cambino consistentemente il modo di utilizzo e le prestazioni.
L’autofocus a contrasto TTL (metering a 256 zone) è molto convincente (continuo/automatico o zona/manuale) e anche con scarsa luce risulta essere molto veloce e preciso. Avrei voluto vedere un simile risultato anche su X100. La modalità macro parte da 1 cm consentendo ottimi risultati soprattutto se in abbinata alla priorità all’escursione dinamica.
Insomma, solo lati positivi? Purtroppo pare di no. La X10 ha un problema con le luci dirette durante gli scatti notturni. E’ già stato rilasciato un aggiornamento del firmware in tal senso e un’altro è in via di sviluppo. Di seguito potete trovare una galleria contenente delle foto che evidenziano il problema oltre ai risultati ottenibili con la gamma dinamica exr in modalità macro.
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Dispiace quindi che proprio sul lato software Fujifilm sia stata carente. Di certo una maggior cura nello sviluppo del firmware avrebbe giovato a questo già ottimo prodotto. In fondo, come potete vedere dalle foto in galleria, se non si fa largo uso dello zoom è comunque difficile rendersi conto del problema ma una volta saputo è altrettanto difficile non farvici caso. Nonostante tutto la Fujifilm Finepix X10 ha tutte le carte in regola per essere un prodotto che gioca 4 assi sul piatto, senza limitare la qualità, la portabilità e con un occhio di riguardo anche per il prezzo visto che ormai si è attestato (in discesa) sui 420 euro.